Trans rapinata ottiene il risarcimento che lascia al tribunale
In tempi come questi un gesto fatto da una transessuale ha risonanza mediatica. Maggiormente se quel gesto è benevole verso la giustizia a cui si era rivolta. La vicenda risale all'aprile 2007 a Codega nel trevisano. Una transessuale italobrasiliana viene avvicinata da un cliente che chiede il prezzo della prestazione e la fa salire in macchina. Al riparo da occhi indiscreti, invece di consumare sesso, il cliente, secondo il racconto della transessuale, la aggredisce e la rapina di 55 euro. L'aggredita non si fa scrupoli e racconta tutto alle forze dell'ordine che riescono ad acciuffare l'aggressore di nazionalità romena e ad arrestarlo.
L'uomo racconta che nessuna rapina era stata attuata ma, accortosi che si trattava di una trans e non di una donna vera, si era ripreso i soldi pattuiti. Scarcerato ha atteso il processo che si è concluso l'altro giorno con la condanna a 1 anno e 4 mesi con le attenuanti generiche. Ma, cosa importante, il giudice ha stabilito che l'uomo avrebbe dovuto restituire il maltolto, ovvero 55 euro.
È stato a quel punto che la transessuale ha scelto di lasciare al tribunale la somma: “Io non ho bisogno di quei soldi. - ha detto - Li tenga chi mi ha aiutato”. Un gesto che ovviamente ha lasciato stupiti gli astanti. Speriamo che l'episodio serva a far capire a qualche cliente di transessuali che non sempre, in caso vadano da loro malintenzionati, riescono a farla franca.
Via | La Tribuna di Treviso
Foto | antmoose